Produzione dello Champagne

Il processo di produzione dello Champagne

Il processo di produzione dello Champagne è lungo e complesso. In questo articolo cercherò di spiegarvi in modo semplice, tutte le fasi di produzione dello Champagne.

Ovviamente anche lo Champagne deve attenersi a un disciplinare, che impone un periodo minimo di maturazione che va da i 15 mesi per gli champagne non millesimati, e 3 anni per i millesimati “Vini Prodotti da una sola Annnata”. Tra tradizione, ed eccellenza, ti mostrerò tutte le fasi per la realizzazione dello champagne.

1. Gestione della vigna e della vendemmia

A novembre le foglie della vite cadono; in questo periodo viene fatta una pre potatura che ha lo scopo di preparare le viti per l’inizio dell’inverno. Tra dicembre e fine gennaio le viti si raggomitoleranno per il riposo invernale, ed entreranno nella fase dormiente.

In primavera la vegetazione riprende, la Vite inizia a germogliare.
Nel mese di Maggio tutte le gemme non fruttifere verranno rimosse per far si che la linfa venga attraversata solo nelle gemme principali. Infine, la “formazione”, che si svolge nel mese di giugno, consiste nel separare i rami e legarli con fili o graffette.

In estate, appena terminata la fioritura (intorno a giugno), è il periodo della concimazione, che dura al massimo 10 giorni. Quindi, l’uva cambia colore e si riempie di zucchero. Per evitare la predominanza della vegetazione sul corpo fruttifero, si procede quindi a una “potatura estiva”, che inizia a fine giugno inizio luglio e si protrae fino alla raccolta.

L’autunno è la stagione del raccolto. In Champagne la raccolta dell’uva viene rigorosamente fatta a mano. I grappoli vengono raccolti in ceste larghe e poco profonde per evitare lo schiacciamento. Dopo la vendemmia si procede alla potatura, le cui azioni precise sono regolamentate dal 1938.

2. Pressatura e decantazione dello Champagne

Pressatura dello Champagne

Pressatura dello Champagne

Appena arrivate al centro di pressatura, le uve vengono pesate e iscritte in un registro. La “pigiatura” dà luogo alla tenuta di un registro presse per identificare ogni “vinaccia”, cru per cru e varietà per varietà. Viene inoltre effettuato un controllo del titolo alcolometrico minimo fissato per la vendemmia.

Quindi, si procede a una decantazione statica dei succhi. Lo scopo di questa fase è quello di fermentare succhi limpidi al fine di ottenere vini fruttati e schietti a livello aromatico.

3. Fermentazioni

I profumi e lo stile dello champagne sono il risultato di 2 fasi fermentative: la prima avviene sotto l’azione dei lieviti (fermentazione alcolica), la seconda avviene sotto l’azione dei batteri (fermentazione malolattica).

4. Assemblaggio

Il Mastro Cantiniere miscela diversi vini per ottenere una cuvée con caratteristiche specifiche. Passaggio molto importante, il “montaggio” determinerà in gran parte il carattere del vino, in particolare secondo lo spirito della casa che lo produce.

La fase di “stabilizzazione a freddo” mira ad ottenere la perfetta stabilità dello champagne. La “chiarifica” consiste quindi nel rendere limpido il vino rimuovendo le particelle in sospensione.

5. Presa di Spuma

Al momento dell’imbottigliamento, si aggiunge il liqueur de tirage (Composto da zucchero di canna o di barbabietola e vino invecchiato), che riattiverà la seconda fermentazione.

6. Maturazione, Invecchiamento e Remuage

Remuage Champagne

Credit Photo Champagne.fr Remuage

Le bottiglie vengono adagiate in cantine gessose dove prevale una temperatura fresca e costante, e hanno un minimo di 15 mesi di attesa prima di essere commercializzate.

Dal 8 ° mese, lo zucchero fornito dal liqueur de tirage, e l’azione del lievito, si trasformerà in schiuma. I lieviti che hanno trasformato lo zucchero in alcool moriranno formando un deposito sulle pareti delle bottiglie che deve essere eliminato.

Le bottiglie vengono riposte su dei banchi dove avviene la tecnica del remuage, (foto in alto) che consiste nel ruotare la bottiglia di 1/8 o di 1/4 di giro, verso sinistra o verso destra, inclinando progressivamente la posizione della bottiglia da orizzontale a verticale.
Queste successive oscillazioni, con gesti ripetuti da secoli dai cantinieri, permetteranno ai lieviti insieme alle più piccole particelle di depositarsi sul collo della bottiglia, ottenendo così un vino perfettamente limpido. Ogni bottiglia di Champagne viene manipolata in questo modo in media 30 volte nel giro di un 2 mesi.

7. Le fasi finali della produzione dello Champagne sono “Sboccatura e Dosaggio “

Sboccatura dello Champagne

Sboccatura e dosaggio Credit Photo Inside wine.it

Concentrato nel collo, il deposito è pronto per essere eliminato: questa è la fase di “sboccatura”. Il metodo più comunemente utilizzato è la sboccatura con ghiaccio. Il collo della bottiglia viene immerso in salamoia a -20 / -30 ° C. Il cubetto di ghiaccio che si forma intrappola il deposito e il tutto viene espulso all’apertura della bottiglia.

Per riequilibrare l’acidità naturale del vino e il suo contenuto di anidride carbonica, aggiungiamo il liquore di dosaggio, chiamato anche “liquore da spedizione”. Si tratta di un vino di riserva che è stato refrigerato, a cui viene aggiunto zucchero di canna a seconda del tipo di champagne desiderato. Questo è l’ultimo tocco del maestro cantiniere. È necessario un periodo di riposo di 2-4 mesi affinché il liquore possa sposarsi armoniosamente con il resto del vino.

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